Non so voi ma io comincio a non poterne più di vedere la faccia di George Clooney nel 90% della pubblicità cartacea e televisiva italiana.
Caffè, spumanti, orologi, Veltroni… Oltre alle locandine dei film, s’intende, e le sue avventure sul lago di Como. Una moratoria, per cortesia. Per esempio, dov’è finito quel bellissimo deretano di modella che, nottetempo, si avviava a fare la doccia dentro alla vetrina di un negozio?
I pubblicitari dovrebbero essere, si dice, «creativi». Invece, quanto a fantasia, risultano più monotoni di un Tir col rimorchio. Passata la stagione in cui dovevi girare ad occhi bendati per non vedere Megan Gale, è poi venuta quella di Michelle Hunzinker. Ora il Clooney…
il blog di Rino Cammilleri
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