Raoul Bova? Lo vidi una sola volta. Un’assessora aveva organizzato un incontro con lui a pranzo con invitati scelti, uno ero io. Arrivò in ritardo, noi in giacca e cravatta e lui con una maglietta aderentissima sul fisico palestrato. L’assessora ardeva per una foto con lui. Ma il di lui manager oppose che le foto non erano state concordate. Pranzammo che era pomeriggio, dato il protrarsi delle trattative.
TREGUA
Cessate il fuoco? Seeh! “…una tregua darebbe solo respiro a Kiev e alle sue esauste truppe. Del resto, quando Mosca ha proposto 100 giorni di tregua chiedendo che gli ucraini sospendessero per quel periodo gli arruolamenti, l’invio di truppe al fronte e l’arrivo di armi occidentali, la risposta di Kiev e NATO è stata negativa” (G. Gaiani, 18.8.25).
TASER
Il taser no, è pericoloso per la vita dell’energumeno. Il manganello? Ha l’anima di piombo e potrebbe spaccargli il cranio. La pistola? Seeeh…! E allora? Suggerisco la cerbottana all’anestetico: da usarsi finché qualche cardiopatico non ci resta secco, poi inventeremo qualcos’altro.
OMBRELLONI 2
“Le aste, al contrario, congelano il risultato: l’accesso alla risorsa è bloccato, le preferenze dei consumatori non incidono più e il vincitore, protetto da un titolo pluriennale, non subisce la pressione quotidiana di chi potrebbe offrire un servizio migliore o più conveniente. Detto blocco priva il mercato della sua funzione disciplinante: senza la minaccia di perdere i clienti, si riduce l’incentivo a innovare, a migliorare la qualità, a contenere i prezzi” (S. Scoppa, 18.8.25).
OMBRELLONI
Ne inventano sempre una, i sinistri. Ora tocca alla “polemica sui prezzi degli ombrelloni che serve a rifilare la direttiva Bolkestein ai balneari” (Il Barista, 14.8.25).
FONTI
I tiggì, quando riferiscono su Gaza, riportano sempre “fonti locali”. E indovinate quali sono. Suppongo che anche Israele sia una fonte locale, dico “suppongo” perché non lo so, in quanto nulla me ne dicono. Possibile che il Qatar abbia in mano tutti i media del mondo? O mi sfugge qualcosa?
PONTI
Tutti, dal papa in giù, in coro: costruire ponti! Purché non sia quello di Salvini, ovvio.
ANCHORAGE
Concordo col prof. Battaglia: quei due non sono ad Anchorage per la guerra ucraina, della quale non può loro fregare di meno, ma per accordarsi sulle rotte artiche (infatti, Trump voleva il Canada e la Groenlandia). La guerra ucraina serve a Trump come merce di scambio. Che, tra l’altro, non è neanche sua. E poi dicono che è scemo…