WAGNER

-E ti pareva che pure l’immigrazione selvaggia non era colpa di Putin… Il punto però è: perché vengono tutti in Italia? Siamo l’unico Paese mediterraneo? E quelli che vengono da Est via terra, come mai deviano e si imbarcano per l’Italia? Altra domanda: che c’è andata a fare la Meloni nel Maghreb? Partono dalla Libia o anche dalla Tunisia? E come mai le galere milanesi traboccano di marocchini? Boh…

-TgRai di ieri. Interviste strappalacrime ai civili ucraini di Bakhurst (mi pare) che guardano con terrore all’avanzata dei russi. La domanda è: perché non scappano? Da che mondo è mondo, se c’è una via di fuga, i civili con robe e masserizie evacuano di fronte ai pericoli. Lì no? E perché? O a pensar male magari ci si azzecca?

FUMO

Riporto integrale: «Caro Porro, mentre la polemica politica sul divieto di fumo all’aperto si fa sempre più aspra, le autorità che lo hanno proposto “costringono” ogni giorno decine di migliaia di poliziotti penitenziari (+operatori e detenuti non fumatori) ad inalare il fumo passivo delle sigarette che i detenuti fumano liberamente al chiuso nelle sezioni detentive. A giorni dopo 12 anni il tribunale di Lecce emetterà la sentenza (prima in Europa) inerente un poliziotto penitenziario morto a 42 anni di tumore ai polmoni benchè non avesse mai fumato in vita sua, ma costretto dallo Stato ad inalare il fumo passivo per tutto il turno di lavoro (8, 9,10 ore). Perché questo non interessa a nessuno? Forse perché la vita di un poliziotto penitenziario vale meno di quella di un migrante o di un muratore o tornitore? Abbiamo scritto a tutti fino al Presidente della Repubblica che non ha ritenuto di doversene occupare». Federico Pilagatti, segretario nazionale del Sappe (sindacato polizia penitenziaria) –dal blog di N. Porro, 7.3.23.

OSCARS

-Cerimonia degli Oscar. Ovvero, il trionfo del pacchian american. Il film che ha stravinto ho provato settimane fa a guardarlo ma dopo qualche minuto ho staccato perché mi parve abissale fesseria. E dire che io, di solito, guardo anche le fesserie…

-TikTok. «Il massimo trionfo della scienza sembra consistere nella velocità crescente con cui lo stupido può trasferire la sua stupidità da un luogo all’altro» (Calendario del Buongiorno, Grafiche Logos,12 aprile).

-Da grande voglio darmi al commercio. Dico perché. Compro solito dopobarba. Scatola uguale, prezzo pure. Bene. Solo dopo essermi rasato apro la nuova scatola: la bottiglia è sottile la metà. Ammirato, sorrido e me ne cospargo le guance.

Grazie a: Paolo Albanese. Special thanks: Elena Glielmo.

CIRCHIEQUESTRI

-Dunque, se ho capito bene, i russi vogliono invadere l’Ucraina, baluardo d’Europa contro di loro. Cioè, vogliono annettersi lo Stato più povero del continente per poi doverlo mantenere? Io, se fossi Putin, lo lascerei alla Ue, così paga pantalone (cioè noi)…

-Se il governo non va a Cutro: nazisti, spietati, cinici! Il governo va a Cutro: vergognosa passerella! Eh, la progressiva abolizione dei circhi equestri crea disoccupati…

Grazie a: Matteo Soldi- Giuseppe Tinnirello-Francesca Matarese.

SABATOMATTINA

-Sabato mattina, giardinetto-giochi dove le mamme portano i bimbi. Ma, strano, niente mamme e bimbi. Sì, perché su una delle panchine c’era un signore che, dovendo telefonare in Marocco che come tutti sanno è al di là del mare, urlava in arabo come se lo stessero scannando. Litigava con l’interlocutore? No, no, aveva solo messo il vivavoce e teneva il cellulare lontano per non contaminarsi con le onde elettromagnetiche. Ripassando dopo mezz’ora, era ancora lì intento a sgolarsi. Boh, magari è la sua “cultura”. Chiedergli cortesemente di abbassare la voce? Forse, ma di questi tempi a Milano una coltellata maghrebina non si nega a nessuno, perciò le mamme portino i bimbi altrove. Se trovano posto.

-Gente, il piatto è tornato a piangere…

8MARZO2

-8 marzo, manifestazione “transfemminista” (boh) a Milano. Su un telone una grande vulva dipinta e ammantata di azzurro a mo’ di Madonna. Intorno, la scritta “Dio lo invoco solo quando vengo”. Ovviamente self, perché una così fine nemmeno un subsahariano in astinenza… Mah, perdona loro perché non sanno quel che (si) fanno.

8MARZO

-Con la solita retorica scontata, piatta, monocorde e banale, il capodellostato ha detto che molto è stato fatto in tema di parità femminile, ma la strada è ancora lunga. Ogni anno è la stessa solfa e non c’è intervistata ai tiggì che non la ripeta. Ma ci dicano una buona volta: che cosa manca? Una capadellostato? Ma non ce l’hanno neanche gli Usa, patria del woke… E mai avuta. Ci ha provato Hillary, ma gli americani non l’hanno voluta. Hanno silurato Trump, ma neanche i Dem hanno voluto femmine. Hanno preferito un vecchio, per sicurezza.