Il 13 gennaio 2010 la cronaca milanese ha dovuto occuparsi del tentato suicidio di una sedicenne. L’inviata del «Giornale, Paola Fucilieri, ha intervistato il prof. Luca Bernardo, specialista del Fatebenefratelli in materia; il quale, tra le altre cose, ha detto: «Dal 2007 abbiamo ricoverato 55 adolescenti, la maggior parte femmine e italiane». Di questi, «il 50% aveva i genitori separati». Un 20% «usava cannabinoidi e stupefacenti». Il tentato suicidio (qui non ci occupiamo di quello riuscito) va curato, altrimenti il soggetto «entro 12-18 mesi ci riprova». L’adolescente dei miei tempi al suicidio induceva gli altri. E, ai miei tempi, all’adolescente era vietato praticamente tutto. Pochissimi soldi in tasca e, se non studiavi, sganassoni. Anche se ti azzardavi a rispondere male all’insegnante. Poi è arrivato il ’68…
il blog di Rino Cammilleri
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