Il mio amico e compaesano Franco Battaglia è una sagoma. Gli invidio la capacità di far fronte agli avversari senza mai perdere la calma. Lo avrete visto all’opera, perfino da Santoro. Insegna Chimica ambientale all’università di Modena ed è stato coordinatore del comitato scientifico dell’agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente. Come tutti gli scienziati è pro-nucleare e contro i terrorismi psicologici di chi si è creato carriere terrorizzando ecologicamente. Avendo a suo tempo smontato la frottola dell’elettrosmog, si è fatto dei nemici giurati in quelli a cui ha sottratto dai denti l’osso goloso dei 30 miliardi per l’interramento dei cavi. Nel «Giornale» del 17 giugno 2011 ha affermato che Chernobyl, l’incidente nucleare più grosso della storia, ha fatto zero morti. Così come Fukushima. Mentre la diga del Vajont ne ha fatti duemila. Dunque, stando alle cifre, l’idroelettrico è più pericoloso del nucleare. Naturalmente, di Battaglia da più parti si chiedono le dimissioni, così come le si chiedevano per De Mattei. Al solito: argomenti niente (non ne hanno), linciaggio e ghigliottina a gogò. Ma Battaglia sorride sotto i baffi (guardate le foto). E fa onore al suo nome.
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