Su LaBussolaQuotidiana del 14 gennaio 2012, Fabio Spina ha commentato la tempesta di neve che ha sommerso la città di Nome in Alaska. E’ stata rifornita di carburante da riscaldamento per via nave, perché per via aerea costava troppo. C’è voluto un rompighiaccio. Ma la cosa curiosa è un’altra: «Ma perché rischiare di portare il combustibile per nave e non con un ponte aereo? Altrimenti il costo del trasporto avrebbe comportato un prezzo del combustibile troppo alto, assurdo. Secondo gli esperti i costi di spedizione avrebbero aggiunto $ 3 o 4 dollari al prezzo di un gallone di benzina, che si avvicina già ora, per la carenza, a 6 dollari al gallone (…). Ma 9 $ al gallone sono circa i nostri 1,8 € al litro! Per un italiano è normale ciò che per uno statunitense è assurdo, per loro quei prezzi sono “non accettabili†anche se la situazione è dovuta a una causa meteorologica imprevedibile».
il blog di Rino Cammilleri
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