Padre Gheddo nel suo blog il 21 aprile ha raccontato delle incursioni di Boko Haram nel Camerun: dalla Nigeria «entrano facilmente e reclutano giovani musulmani disoccupati, mandando 250 dollari al mese alle loro famiglie (insegnanti e infermiere guadagnano circa 70-80 dollari); se poi questi giovani vogliono ritirarsi, tagliano la gola a loro e ai loro famigliari in Camerun». Il missionario indiano Xavier Ambati, ex luterano, narra: «Nel 2013 sono venuti i cinesi e costruivano la strada per il governo camerunese, da nord a sud, lunga più di 1.000 chilometri (…). I cinesi vivevano in case prefabbricate portate dalla Cina, le montano e poi le smontano e se le portano via». Ma nel 2014 «sono spuntati all’improvviso circa 300 uomini di Boko Aram, armati e tutti incappucciati. Hanno circondato il campo cinese e hanno portato via una dozzina di capi, direttori e tecnici, ma non i lavoratori cinesi che sono carcerati, liberati in Cina per lavorare in luoghi pericolosi. (…) Ho sentito dire che in Cina fanno questa proposta ai carcerati, se vanno a lavorare all’estero per la Cina non so quanti anni, poi sono liberi».