Domenica. Al momento della comunione, poiché tutti, dico tutti, i presenti si incolonnano su tre file. Scelgo come al solito, io che sono furbo, quella di mezzo. Compatitemi: sono nato prima del Concilio e preferisco ricevere l’ostia dalle mani del prete, il quale si piazza sempre tra i due «ministri straordinari dell’eucarestia», necessari dato l’abbordaggio di massa. Quando arrivo in fondo, sorpresa: c’è una vecchietta tutta contenta del fatto che le donne abbiano conquistato un ruolo nella liturgia. Alta uno e venti, non l’avevo vista, coperta com’era da chi mi precedeva in fila. Il prete non c’è proprio. E’ stato più furbo di me.