Nel 2014 l’allora diciottenne Michela Bortolotta scrisse su Facebook quanto segue: «Io e il popolo romeno non andremo mai d’accordo, tra puttane senza pudore, badanti depresse e altri elementi maleodoranti privi di educazione e civiltà, prima o poi vi stermino» (cfr. «Il Giornale», 17.5.18). Ebbe un sessantina di «like» ma tonnellate di proteste. Si scusò in tutti i modi, ma è stata condannata lo stesso, dopo quattro anni, a quattro mesi di carcere, pena sospesa. Pare che passeranno i guai anche quelli dei «like». Attenti, dunque, a quel che mi scrivete, cari lettori: già una volta uno dei vostri commenti mi ha dato problemi con la polizia postale. E’ la Legge Mancino, amigos.