«…la Cina è sempre più impegnata a conquistare posizioni strategiche nel Pacifico, un’area dove vastissime proporzioni di oceano sono nelle mani di repubbliche minuscole (…). Così chiude il principale rubinetto di valuta estera per Paesi altrimenti costretti a sopravvivere vendendo pesce e noci di cocco (…). A Kiribati, pochi mesi fa, l’arrivo dell’ambasciatore cinese è stato salutato con una cerimonia (…): il diplomatico ha camminato sui corpi di decine di persone prostrate a terra in segno di sottomissione fino all’ingresso in ambasciata» (Roberto Fabbri, «Il Giornale» 21.10.20).