L’esperienza e la storia insegnano che, al momento della morte, anche i mangiapreti se la fanno sotto e, non di rado, chiedono i sacramenti. Invece, da quando ho avuto l’età per leggere romanzi e guardare film, non c’è romanzo e film in cui chi muore non muoia stoicamente, magari con un’ultima battuta sarcastica. Morale: la realtà è una cosa, la fiction un’altra. Ma chissà perché tutti i romanzieri, i film-maker, perfino i fumettisti fanno fare ai loro personaggi un trapasso ateo quale loro non farebbero mai…

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Il grazie di oggi va ad Andrea Marghinotti.