-Il «tesoro di Rennes-le-Château», narrato nel Codice Da Vinci non era altro che questo: il parroco, disattendendo il divieto di dir messa per più di un defunto alla volta, caricava ogni messa di frotte di defunti, così da cumulare le offerte. Il divieto, ecclesiastico, voleva evitare, appunto, che i preti facessero incetta. Saputolo, il vescovo sospese quel parroco. Oggi, se sborso per un mio defunto, alla messa me lo ritrovo quinto di un elenco di dieci. Evidentemente, il divieto non c’è più. E da chissà quanto.

-«In quei giorni alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. Uno di loro, di nome Agabo, si alzò in piedi e annunciò, per impulso dello Spirito, che sarebbe scoppiata una grande carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio. Allora i discepoli stabilirono di mandare un soccorso ai fratelli abitanti nella Giudea, ciascuno secondo quello che possedeva; questo fecero, indirizzandolo agli anziani, per mezzo di Barnaba e Saulo» (At, 11, 27). Notare: «ai fratelli», non ai «poveri».

-https://www.uccronline.it/2022/03/09/dacia-maraini-e-la-pedofilia-di-pasolini-se-non-e-un-prete-niente-abuso/

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Grazie a: Mauro Barberio.