-A Milano c’è Corso Buenos Aires, che è l’arteria commerciale più lunga d’Europa. Circa a metà c’è un megacomplesso edilizio che fu elegante e ora è in ristrutturazione. Sono dieci anni che ci lavorano, più o meno. Dieci, e ancora non hanno finito. Dà sul marciapiede, proprio su una lunga grata della metropolitana, di quelle le cui aires deliziavano le pudenda di Marlyn. Man mano, vi si aprono negozi, uno dei quali è un supermercato, perciò carico-e-scarico: tir, furgoni, addetti che fanno scansare («Io sto lavorando!»). Cada dìa. Dimenticavo la pista ciclabile che corre adiacente al marciapiede. E metteteci il transennìo, talvolta a lunghe strisce di plastica colorata. Stamani è comparsa anche una rastrelliera per motorini comunali. Vi chiedete come fanno i pedoni? Domanda bizzarra: c’è il marciapiede opposto, no? Eh, Milano sta alla Lombardia come Parigi alla Francia. Vota Macron mentre tutto il resto è per la Le Pen.

-«Nel 2011 lo spread ha fatto cadere Berlusconi, oggi è più alto ma Draghi è in sella. L’inflazione e il debito? Non sono più un problema» (R. Razzante, Lnbq, 7.5.22).

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