«Sembra che i polinesiani uccidessero regolarmente due terzi dei loro figli. Si dice che in alcune zone dell’Africa orientale la proporzione dei neonati soppressi sia la stessa. Solo i bambini che alla nascita si presentano in determinate posizioni vengono lasciati in vita. Sembra che gli Juga, una tribù conquistatrice dell’Angola, abbiano ucciso tutti i loro figli senza eccezioni, così che le donne non fossero intralciate dai bambini durante la marcia. E accrescevano la popolazione adottando ragazzi e ragazze sui tredici-quattordici anni, dei quali avevano ucciso e mangiato i genitori. Fra gli indios Mbaya del Sudamerica le donne uccidevano tutti i propri figli tranne l’ultimo o almeno quello che ritenevano fosse l’ultimo. Se poi nasceva un altro figlio, la madre lo sopprimeva» (J. Frazer, «Il ramo d’oro», Newton, p. 338). Mendax et homicida ab initio. Lo stesso Marx riconosceva che era stato Gesù a insegnarci ad amare i bambini.
il blog di Rino Cammilleri
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