«La Francia produceva fino a poco meno di un anno fa, il 70% del proprio fabbisogno di energia elettrica, dalle centrali nucleari. E fatto curioso, utilizzava e utilizza ancora, per quelle ancora in esercizio, l’uranio arricchito lavorato in Russia, sulla base delle scorie inviate dalla Francia. Il settore della collaborazione nucleare e del riciclo dell’uranio non è stato inserito da Bruxelles nella lista delle sanzioni a Mosca. Il gruppo nucleare russo Rosatom (attuale gestore della centrale ucraina di Zaporizhzhia)» (F. Magnani, blog Porro, 8.12.22)