«Alla festa del solstizio d’inverno, in dicembre, gli aztechi uccidevano in effigie il dio Huitzilopochtli e se ne cibavano. In preparazione della solenne cerimonia si prendevano varie specie di semi e si impastavano con sangue di bambini per farne un’immagine antropomorfa del dio (…). Il giorno della festa il sovrano le offriva dell’incenso» (J. Frazer, “Il ramo d’oro”, p. 552-3). La prima parte dimostra un confuso ricordo dell’Eden, perciò non fu difficile per loro accettare il cristianesimo.