“…nella notte fra il 3 e il 4 giugno un pesante bombardamento dal Libano con ordigni incendiari di diverso tipo, dalle bombe di mortaio ai droni suicidi e anche missili con testate adattate ad appiccare il fuoco anziché esplodere, ha colpito il nord di Israele innescando decine di incendi di vaste proporzioni che hanno distrutto migliaia di ettari di foreste. C’è da sottolineare che si tratta di foreste che sono state piantate dagli israeliani negli ultimi 100 anni per strappare il territorio alle rocce desertiche e renderlo fertile” (M. Sfaradi, 5.6.24). Gli ecologisti? Zitti…