“Inoltre in Ucraina questi missili vengono impiegati (in silenzio) da personale statunitense, con tutte le implicazioni immaginabili qualora dovessero colpire la Russia (…), la decisione di Joe Biden (o per meglio dire di chi decide al suo posto, con ogni probabilità il segretario di stato Anthony Blinken di cui non vanno dimenticate le origini ucraine), ha decisamente un valore più politico che militare. Soprattutto un valore politico interno agli Stati Uniti in cui l’amministrazione uscente cerca di mettere i bastoni tra le ruote a Trump e alla sua squadra di ministri, per la gran parte sgraditi al cosiddetto “Deep State” vicino al Partito Democratico. Trump e molti dei membri del suo staff indicati come ministri hanno espresso e ribadito la volontà di concludere il conflitto e di cessare gli stanziamenti miliardari all’Ucraina, che ha assorbito dal febbraio 2022 quasi 200 miliardi di aiuti americani” (G. Gaiani, 19.11.24).