“…nel recente passato è successo che il rinnovo dei giudici di nomina parlamentare, il cui mandato dura ben nove anni, sia capitato quando al governo era il centrosinistra. Sicché la maggioranza della Consulta è oggi indiscutibilmente espressa da quella parte politica. La stessa casualità che, negli anni della cosiddetta Seconda Repubblica, ha favorito il centrosinistra nell’elezione del Capo dello Stato. Quel Capo dello Stato che, sempre a norma di Costituzione, a sua volta nomina cinque giudici costituzionali. Considerando che la scelta dei rimanenti cinque appartiene alle magistrature, balza agli occhi il fatto che l’attuale Corte Costituzionale sia oggettivamente sbilanciata a sinistra” (A. Cangini, formiche.net, 9.9.24).