Ma ‘sto papa è “de sinistra� In effetti, «Il vernacoliere», noto sboccatissimo foglio livornese stimato dai portuali gauchisti, suggerì di candidare lui alle primarie del Pd: tra il serio e il faceto, papa Francesco dava almeno più garanzie «di sinistra» che non Renzi. Ora, ecco la proibizione della vendita di sigarette in Vaticano. Perché abbiamo detto che il papa sembra “de sinistra� Perché la differenza tra uno di destra e uno di sinistra è questa: il primo, se non fuma, pace; il secondo, se non fuma, allora nessuno deve fumare e bisogna vietare il fumo nell’intero pianeta. Dove batte il cuore di questo papa? Boh: nelle foto ufficiali, se è assieme a Fidel Castro, sorrisi; se è assieme a Trump, faccia lunga ed espressione imbronciata. Vabbe’, ognuno ha la sua sensibilità (e per fortuna, comunque, chi qui scrive non è un ecclesiastico né ha incarichi di sorta in qualcuno dei tantissimi Istituti che fanno capo alla Santa Sede, sennò magari passerebbe i guai…). Per tornare a bomba, mai comprato sigarette in Vaticano. Tuttavia, l’extraterritorialità garantiva un prezzo inferiore perché depurato dalle (troppe) tasse che l’italiano deve al Monopolio. Non solo. Quando il sottoscritto fumava sigarette (ora, solo sigari toscani) si accorse che, per esempio, le italiane MS comprate all’estero erano molto più buone di quelle comprate in Italia. Una specie di dumping, insomma, con cui lo Stato italiano cercava di accaparrarsi i mercati esteri tramite un tabacco più pregiato di quello che vendeva all’interno. Così, suppongo fosse per quelle comprate in Vaticano. Ora, grazie alla misura politically correct, i dipendenti vaticani dovranno comprarsi le sigarette fuori, in territorio italiano. Quale sia il vantaggio per lo Stato di Città del Vaticano non si capisce, visto che i parametri della «salute» rimangono gli stessi. Ma ciò che conta è l’esempio, magari augurandosi che tutta la Cattolicità si accodi. Nel nostro piccolo, visto che stiamo celiando, suggeriamo la scomunica latae sententiae per i tabagisti. E anche per quelli che si rifiutano di leccare il francobollo con Lutero sopra.
il blog di Rino Cammilleri