All’inizio di ottobre in Lucania il giudice ha fatto rimborsare i tremila euro spesi da uno in 255 giocate a gratta&vinci. Poiché non aveva mai vinto, lo sfortunato ha fatto ricorso con la motivazione che i biglietti non avevano sul retro l’indicazione delle probabilità di vincita e l’avvertenza che il gioco induce dipendenza. Be’, almeno questa l’ha vinta, a colpi di codice. Il famoso Codice Da (Gratta&) Vinci. «Ma ci faccia il piacere!» (da Il Codice Totò).
il blog di Rino Cammilleri