«Per gli alunni che vengono sorpresi a fumare all’interno delle scuole sarebbero adeguati provvedimenti l’abbassamento drastico del voto di condotta e la bocciatura». Lo ha affermato (26 maggio 2009) l’assessore alla salute del comune di Milano. Che pure è di destra. Era stato ministro della destra anche Sirchia, che ancora oggi insiste nell’auspicare un altrettanto drastico aumento del prezzo delle sigarette per scoraggiare i fumatori. Come si vede, il vizio giacobino di voler trasformare il mondo in un convento di virtù obbligatorie non ha partito. Naturalmente, la scuola pubblica italiana ha nel tabacco il suo problema principale, lo sanno tutti. Invece il sesso (anche omo) fa bene, perciò a scuola deve essere insegnato e magari praticato nei cessi e nei corridoi. Cinque in condotta allo studente pescato senza preservativo.