Luciano Garibaldi (nulla a che vedere con l’Eroe col poncho) è un giornalista di razza, di quelli che vanno di persona a fare le interviste e a controllare le fonti. Il suo ultimo libro è O la croce o la svastica. La vera storia dei rapporti tra la Chiesa e il nazismo (Lindau). Nel quale vi è una serrata e dettagliata narrazione di tutto quel che può servire a conoscere l’intera vicenda, senza fronzoli e abbellimenti stilistici (l’essenzialità è ciò che personalmente più apprezzo nei libri di storia), comprese le Appendici documentarie. Le chicche vi sono copiose. Ne riporto un paio. «Nell’immediato dopoguerra un gruppo di famiglie ebree cui era stato negato l’ingresso negli Stati Uniti (…) chiese aiuto al Pontefice». Che era Pio XII. Questi incaricò il Nunzio di girare la richiesta all’allora dittatore della Repubblica Dominicana, generale Rafael Trujillo. Il quale, sentita la richiesta, rispose: «Come posso rifiutare una richiesta del Papa? Avranno terra, case, tutto ciò che necessita per una colonia ben organizzata». Così, i quattrocento ebrei approdarono a Santo Domingo. Ancora: «Nel 1963 fu inaugurata a Berlino, nel quartiere operaio di Siemensstadt, la chiesa cattolica Regina Martyrum, edificata in memoria dei religiosi impiccati in seguito ai fatti del 20 luglio». Cioè, la famosa Operazione Valkiria del 1944, il cui fallimento portò all’esecuzione di oltre settemila persone implicate nell’attentato a Hitler. «Tutti dissero che, avendo fatto costruire quel tempio, la Chiesa di Roma implicitamente aveva ammesso la liceità del tirannicidio».
il blog di Rino Cammilleri
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