Il 16 gennaio 2010 il tiggì trasmetteva un servizio sulle «cliniche del sesso», dove vanno a disintossicarsi non pochi attori di successo americani. La relativa facilità con cui sono in grado di procurarsi donne ha indotto in loro una forma compulsiva. In parole povere, non possono farne più a meno. Come l’alcool, le droghe, il gioco d’azzardo. Gli studiosi si interrogano: come mai paiono soffrirne solo i maschi? Le ninfomani ci sono, certo, ma in percentuale molto inferiore, uguale a quella che c’è sempre stata. Ninfomania, satiriasi. Malattie mentali, queste ultime. No, la sessuomania odierna è diversa, è una fame che cresce mangiando. In soggetti mentalmente normali. Quel che colpisce il lettore del Vangelo, tuttavia, è la sorpresa manifestata dal tiggì. Infatti, il credente sa che già duemila anni fa Cristo aveva detto che «chi fa il peccato è schiavo del peccato». E il Figlio è il liberatore. Questa Valle di Lacrime è territorio del Principe di Questo Mondo: bisogna attraversarla stando il più possibile appiccicati al Buon Pastore; chi se ne allontana rinuncia alla Sua protezione.