Johan Strauss, il re del valzer viennese, nel 1872 a Boston diresse una sua composizione appositamente scritta, dal titolo “Il Giubileo della Pace Mondiale”. Ci volle una specie di hangar per contenere i centomila spettatori, i ventimila tra musicisti e coristi, i cento sotto-direttori d’orchestra. Solo due anni prima lo Stato Pontificio era caduto e le logge americane (con quelle inglesi) avevano finanziato il Risorgimento italiano dai Mille in avanti, col preciso patto di farla finita una volta per tutte col “papismo”. A pensar male…