Lorenzo Fazzini su «Avvenire» ha segnalato l’autobiografia di Susan Boyle, appena uscita in Inghilterra (The Woman I Was Born To Be) e il Centro Sudi Federici mi ha girato l’articolo. Susan Boyle è l’attuale fenomeno del pop, rivelatosi nel 2009 come «brutto anatroccolo» dalla voce incredibile. Nove milioni di copie in poche settimane, entrata nel Guinnes per la fulminante carriera. Ebbene, la madre di Susan, irlandese e cattolica, aveva già otto figli e lei, la nona, al parto presentava problemi. I medici suggerirono alla donna di abortire ma quella rifiutò. Singolarmente, anche l’altra star assoluta del pop internazionale, Andrea Bocelli, ha rivelato il coraggio di sua madre nel farlo nascere: i medici avevano sentenziato che avrebbe avuto problemi e infatti è cieco. Oggi, Bocelli e la Boyle ringraziano le rispettive madri-coraggio.