L’amico e compaesano Pietrangelo Buttafuoco ha dato alle stampe un romanzo, «Il lupo e la luna» (Bompiani), che narra la storia (vera, da quel che ho capito) di un nobile siciliano catturato dai saraceni e divenuto rinnegato al servizio del sultano. Come nel suo precedente «Le uova di drago» (che fu bestseller) l’autore privilegia lo stile letterario a scapito della trama, la quale non si segue agilmente per via della scrittura barocca. Buttafuoco padroneggia la lingua italiana come i migliori maestri siciliani e qui sfoggia tutta la sua abilità di prosatore poetico (se mi si passa l’espressione). Chi ama il bel fraseggio, in questo libro troverà una narrazione a mo’ di «cuntu» siculo. Direi come quelli dei cantastorie, se ne avessi conosciuti di così colti e letterati (cosa che non fu mai). Un’avvertenza: se credete nella superiorità della civiltà cristiana su quella islamica, lasciate perdere. Se invece amate la bravura nello scrivere, questo è il libro che fa al caso vostro.