Alfio Caruso, autore di molti libri sulla partecipazione italiana alla Seconda Guerra Mondiale, ha pubblicato L’onore d’Italia. El Alamein: così Mussolini mandò al massacro la meglio gioventù (Longanesi). Riporto uno stralcio dell’intervista rilasciata a Matteo Sacchi sul «Giornale» il 17 dicembre 2011: «Quello che è certo è che in moltissimi casi gli inglesi colpivano i trasporti a colpo sicuro. Erano informati di rotte, orari, consistenza delle forze di difesa. Se a questo si aggiunge che moltissimi alti ufficiali della Marina militare erano legati alla massoneria di rito scozzese, o avevano mogli inglesi e americane… (…). Alla fine gli stessi comandanti dei trasporti presero l’abitudine di non comunicare alla Supermarina (cioè il comando centrale delle forze navali) i dettagli della rotta, il che è tutto dire. E in questi casi, radar o non radar degli inglesi, molto spesso le navi di rifornimento arrivavano senza subire imboscate. Difficile che fosse solo un caso…».
il blog di Rino Cammilleri
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