«Soli» è il titolo di un romanzo di Giovanni D’Alessandro edito dalla San Paolo. Dato l’editore, ci si aspetta una narrativa compatibile col palato dei cattolici. E in effetti lo è, a parte qualche dettaglio osé che non aggiunge nulla alla narrazione e, dunque, poteva benissimo essere tralasciato. Il tema religioso però non c’è. C’è quello paranormale, che tuttavia occupa solo un aspetto del romanzo. Il resto della storia è il racconto di una lotta intestina all’interno di una università per una cattedra. Il mondo universitario, l’autore sembra conoscerlo bene. Anzi, si ha l’impressione che stia raccontando cose che ha visto da vicino (e magari personalmente). Però c’è l’happy end, alla Grisham. Va detto, l’editor San Paolo ha un dilemma di difficile soluzione: da una parte, uscire dal cliché del “romanzo cattolico” per rivolgersi a un pubblico più ampio; dall’altra, non perdere il suo tradizionale pubblico. Il quale può venire disorientato, com’è capitato a me. Così, il rischio è di non guadagnare gli uni e di perdere pure gli altri.
L’unica, a mio modesto avviso, è editare narrativa che abbia almeno la filosofia cattolica, cioè il punto di vista. Anche se poi la religione non compare nemmeno. Come Il Signore degli Anelli, per intenderci.