Un amico mi segnala il seguente articolo, presente sul web: «La macchina per estrarre lo sperma. Nata in Cina, è presentata come un’alternativa più comoda rispetto al metodo tradizionale. Gli ospedali cinesi – e in particolare quello di Nanchino – si stanno trovando di fronte a una necessità particolare: a quanto pare c’è bisogno di una macchina che aiuti di donatori di sperma. Pare ci siano dei donatori che si trovano in difficoltà nell’utilizzare il metodo “tradizionale”; così è stata inventata questa macchina – dal corso di circa 2.100 euro – che si occupa di automatizzare l’intero processo. Secondo il direttore del reparto di urologia dell’ospedale centrale di Zhengzhou, questa macchina fornisce un’alternativa più confortevole rispetto alle modalità classiche. La bocchetta massaggiante può essere regolata da ogni utente in base all’altezza, al movimento desiderato e anche alla temperatura prescelta. Lo schermo superiore, inoltre, riproduce video che aiutino l’utente a sentirsi maggiormente a proprio agio durante l’operazione». Eh, davvero i cinesi sono più avanti di noi e ci stanno superando anche in creatività… A quando il cesso automatico? Nell’articolo non è chiarito, però, perché certi donatori hanno problemi col «metodo tradizionale» e siano «maggiormente a proprio agio» con un totem elettronico che somiglia alla parte verticale di uno scooter.