Il quotidiano «La Sicilia» del 27 ottobre 2013 ha riferito di una ventenne eritrea ricoverata a Palermo e sopravvissuta alla tragedia del barcone di Lampedusa. All’ospedale la ragazza, in stato confusionale, ha fatto capire all’interprete di avere perso il figlio che aspettava a causa di una violenza subita a bordo. Il direttore dell’unità operativa di rianimazione ha confermato. E ha aggiunto: «Da quello che abbiamo capito, tutte le donne hanno subìto violenza». Eh, le traversate sono lunghe, bisogna pure ingannare il tempo…
ps.
apprendo all’ultimo momento che venivano stuprate solo le cristiane.
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