Il ciclismo è l’unico sport che si pratica sulla pubblica strada. Perché? Perché quando hanno ideato i vari «tour» non c’erano le autostrade. Così, chi vi si esercita lo fa su provinciali, statali e comunali. Bardata come Flash Gordon, gente di ogni età e sesso (anche vecchi, anche obesi) si sfoga la domenica e specialmente d’estate. La legge impone loro di pedalare in fila indiana, ma spesso li vedi conversare amabilmente affiancati, e se l’auto che non riesce a superarli li clacsona, non di rado rispondono a male parole. Poiché detti «sportivi» non sono muniti di campanello (i loro veicoli in fibra di carbonio non li prevedono), se attraversi non li senti arrivare, al massimo ti fanno un verso belluino per avvisarti. Diceva Bertrand Russell che l’unico sport che avesse praticato in vita sua era l’accompagnamento al cimitero di quelli che facevano sport. Spero che prima o poi aprano le autostrade ai ciclisti sportivi.
il blog di Rino Cammilleri
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