Quando mi trasferii a Milano –io, meridionale- lì per lì ero gasato dal fatto che ci potevo trovare tutto. Mi affezionai, tra gli altri, a un negozio di dvd usati, dove, appassionato di film «introvabili», compravo a man bassa. Un giorno che avevo fatto una vera incetta, mentre il titolare mi metteva la merce in busta mi scappò un allegro: «Eh, mi tratta bene, vero?». Intendevo: visto che sono un cliente fedele e che questa volta ti ho quasi svuotato il locale, mi fai un po’ di sconto? Mi fissò impassibile, raggelandomi: «Perché?». Solo allora realizzai che adesso abitavo a Milano.