Spezzeremo le reni all’Egitto! Non all’India, che sequestra da anni due nostri soldati. Non alla Libia, che ci restituisce un nostro lavoratore ammazzato (ma non il riscatto) e con un’autopsia taroccata (il nostro premier, petto in fuori: «Che ci faceva là?»). Per lo sfortunato Regeni il «che ci faceva là?» non vale. Forse perché scriveva per il «Manifesto»… L’Italietta fa la ghigna dura con l’unico leader musulmano nemico del jihad, accusando i suoi servizi segreti di essere così imbecilli da non aver fatto sparire il corpo e di averne conservato tutti i documenti e gli oggetti personali al solo scopo di incrinare i rapporti con un Paese, il nostro, in cui gli egiziani imprenditori e acquirenti di case sono legioni. Tutti i cittadini italiani sono uguali, dice la Costituzione, ma alcuni lo sono più degli altri, con audizioni al Senato, mezzo tg a disposizione tutti i giorni, battage mediatico continuo… L’Italia ritrova il suo orgoglio! Già: come nel Vangelo, basta buttare le reti a sinistra della barca.