Quando scoppiò il caso-Fatima, il problema fu l’acqua per tutti quei pellegrini. La zona, infatti, era arida. Nel 1921, tra le risate dei paesani, il vescovo fece scavare un pozzo vicino al leccio su sui era apparsa la Madonna. E trovò l’acqua. Si gridò al miracolo, anche perché di pozzi ne furono scavati altri due, e ognuno portava acqua. A quell’acqua furono attribuite molte guarigioni. Poi, con la costruzione della grande basilica, tutto si ridusse a qualche rubinetto sul monumento al Sacro Cuore. Quasi nessuno oggi ricorda più l’antica acqua di Fatima (fonte, Tfp, giugno 2017).
il blog di Rino Cammilleri
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