Fatima

FATIMA

Il 13 luglio 1917 la Madonna a Fatima mostrò ai pastorelli l’Inferno, poi, tra le altre cose, disse anche: «Ma se gli uomini non smetteranno di offendere Dio, sotto il regno di Pio XI comincerà una guerra ancora peggiore. Quando vedrete un cielo notturno illuminato da una luce sconosciuta sappiate che è il grande segno che Dio vi dà per avvertire che punirà il mondo per i suoi crimini attraverso la guerra, la carestia e le persecuzioni contro la Chiesa e il Santo Padre». Le ultime parole mi hanno sempre lasciato perplesso. Se Dio intendeva punire il mondo per i suoi crimini, che c’entravano le persecuzioni alla Chiesa e al papa? Si puniscono i cattivi, mica i buoni. O no? Boh.

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Quando scoppiò il caso-Fatima, il problema fu l’acqua per tutti quei pellegrini. La zona, infatti, era arida. Nel 1921, tra le risate dei paesani, il vescovo fece scavare un pozzo vicino al leccio su sui era apparsa la Madonna. E trovò l’acqua. Si gridò al miracolo, anche perché di pozzi ne furono scavati altri due, e ognuno portava acqua. A quell’acqua furono attribuite molte guarigioni. Poi, con la costruzione della grande basilica, tutto si ridusse a qualche rubinetto sul monumento al Sacro Cuore. Quasi nessuno oggi ricorda più l’antica acqua di Fatima (fonte, Tfp, giugno 2017).

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Ricevo e diffondo:

Convegno “Cento anni dopo: Fatima, la grande speranza”. mercoledì 24 maggio, alle ore 17,00 all’Ambrosianeum, Via delle Ore, 3, Milano (dietro la Curia Arcivescovile). Relatori: S.E. Mons. Athanasius Schneider O.R.C., Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, Kazakhstan; Avv. Gianfranco Amato, presidente Giuristi per la Vita. Presenta: Julio Loredo, giornalista. Modera: avv. Benedetto Tusa, presidente Circolo La Rocca.

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Passo il capodanno a Fatima, partecipo alla messa di mezzanotte. Tutta in portoghese, alla faccia della globalizzazione. Non dico che nel vecchio latino l’avremmo seguita tutti i pellegrini (da ogni dove) presenti, ma almeno in inglese… Il vescovo calcola male i tempi e a mezzanotte esatta, correttamente, le campane cominciano a sbraitare mentre lui è ancora intento nell’omelia. Meglio così: il linguaggio delle campane lo capiscono tutti.

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«Spunti» è il periodico dell’associazione «Luci sull’Est», che organizza, tra le altre cose, i giri in Italia della «Madonna pellegrina», cioè la statua della Vergine di Fatima.
Nel numero dell’agosto 2008 si dà conto di tutte le tappe di quest’anno. Anche di quella di Modena, dove, tuttavia, l’assessore comunale all’istruzione aveva preventivamente dichiarato che la visita della statua nelle scuole era «inopportuna» in quanto nociva alla «laicità» delle stesse. Il bello è che tutte le scuole statali della città se ne sono impipate e hanno volentieri ospitato la Madonna.
L’unica a disdire l’appuntamento è stata una scuola cattolica, intimidita nientepopodimenoché da un assessore comunale. Caro Benedetto XVI, se non ti toglierai dai piedi tutti i calabraghe che in casa cattolica occupano posti che non dovrebbero, la cosiddetta «nuova evangelizzazione» comincerà nel Quarto Millennio.