«A Fiume “è possibile divorziare e chi non sopporta più il giogo coniugale si reca nella città occupata. Ne approfitteranno, tra gli altri, lo scienziato Guglielmo Marconi [1874-1937], l’economista Maffeo Pantaleoni [1857-1924], il sociologo Vilfredo Pareto [1848-1923] e il Gran Maestro della massoneria Domizio Torrigiani [1876-1932]†(…). A Fiume la droga circola liberamente fra gli occupanti; è molto probabile che sia stato proprio in questa impresa che D’Annunzio contrae il vizio di sniffare cocaina, da cui non si libererà più (…). Nel microcosmo affollato della Fiume occupata maturano rapidamente le condizioni per attuare una nuova idea dei rapporti sessuali, improntati alla più ampia licenza (…). Non solo i rapporti eterosessuali sono liberi, ma anche quelli omosessuali godono della stessa libertà e sono vissuti alla luce del sole» (Salvatore Calasso, «Cristianità » n. 361, 2011).
il blog di Rino Cammilleri
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