-«A livello mondiale l’1% più ricco delle famiglie possiede ora il 43% di tutta la ricchezza del pianeta, (…) mentre le banche centrali sono intervenute pompando migliaia di miliardi per sostenere l’economia la gran parte di queste risorse sono però finite nelle tasche dei miliardari che hanno cavalcato il boom del mercato azionario e di alcuni specifici settori come quello farmaceutico. (…) logica del profitto che ha impedito perfino la sospensione temporanea dei brevetti che avrebbero permesso di aumentare la loro produzione e salvare vite nei paesi più poveri (…). Sono dati che a rifletterci fanno rabbrividire, ma che evidentemente non interessano alla gran parte della popolazione che non se ne scandalizza, non fa nulla di concretamente visibile per cambiarli né chiede ai propri governi – almeno là dove sia democraticamente possibile – di creare con urgenza degli adeguati correttivi, come applicare per esempio almeno una tassazione minima sulle speculazioni finanziarie» (M. Zacchera, Formiche.net, 19.1.22).
-Vivremo in un mondo salubre, verde e d’aria limpida, dove sarà permesso solo quel che non è vietato, dove impareremo a disciplinare la lingua, dove saremo contenti di vedere i ricchi andare in auto, dove gli unici liberi di fare quel che vogliono saranno i delinquenti.
-L’esempio italiano dimostra che ormai non è più il popolo a scegliere i suoi governanti, bensì il contrario: sono i governanti a scegliere da quale popolo vogliono essere eletti. Basta un’alchimia costituzionale e poi si aspetta che il popolo, debitamente formato (si pensi alla ‘Finestra di Overton‘), sia diventato quello giusto. Solo allora gli sarà permesso di votare. E se, malgrado ciò, si ostinasse a votare in modo difforme, ci penseranno i giudici a raddrizzare le cose.
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