-Dal 1453, caduta Costantinopoli in mano ai turchi, la Russia chiama se stessa la Santa Russia, a parte la cupa parentesi comunista. Putin si è esibito più volte nel bacio delle sacre icone e farsi il segno della croce in mondovisione. Sarà anche ipocrisia, perché no. Ma avete mai visto un premier americano, francese, ucraino o inglese fare lo stesso? Degli italiani non parlo, ché mi scappa da ridere.

-“Mariana ha spiegato perché ha rilasciato l’intervista ai russi: «Mi hanno dato la possibilità di parlare, mentre gli ucraini hanno tagliato quello che ho detto»” (la donna incinta dell’ospedale di Mariupol; in A. Zambrano, Lnbq, 11.4.22). «Ricordo gli aerei ucraini che bombardavano Donetsk e bombardano tuttora, anche adesso, voi state qui e potete vederlo con i vostri occhi». Quando il giornalista le chiede dei nazionalisti risponde soltanto: «Spero di non trovarmeli mai di fronte perché ne ho il terrore»”.

-Lo stemma russo è un’aquila con due teste, una guarda a Occidente e una a Oriente. Usa e Gb, con preparazione remota (v. Brexit), gliene hanno tagliata una. Non vogliono la Russia in Europa, nuoce ai loro affari: resti in Asia.

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