«Gli indios guayaquil dell’Ecuador usavano offrire in sacrificio sangue e cuori umani al momento della semina. Gli abitanti dell’attuale Cuenca, sempre in Ecuador, ogni anno, all’epoca della mietitura, sacrificavano cento bambini (…). Nel Nordamerica, «i pawnee sacrificavano una vittima umana al momento della semina (…). E’ stata tramandata la cronaca dettagliata del sacrificio di una fanciulla sioux (…) di quattordici o quindici anni (…) nell’aprile del 1837 o 1838» (J. Frazier, “Il ramo d’oro”, p. 489). Forse i Lunghi Coltelli avevano qualche ragione…