“…circa l’indipendenza dei nostri media si potrebbero scrivere interi volumi ma è sufficiente limitarsi a ricordare che il direttore di Repubblica e la corrispondente Rai da Kiev sono stati decorati dal presidente Volodymyr Zelensky per i servigi resi all’Ucraina (…) …interviste “in ginocchio” a Zelensky, episodi eclatanti di una tendenza che non ha mai visto nessuno porre al leader ucraino neppure una domanda sulle opposizioni messe fuori legge, sui giornalisti incarcerati, sulla “questione nazista”, sulla pulizia etnica dei “filorussi” nelle regioni orientali, sugli arruolamenti forzati nelle strade di “carne da cannone”, o sulle elezioni rinviate sine die nel momento di massima impopolarità del presidente” (G. Gaiani, 29.6.24).