«Un esempio, che è stato pressoché ignorato da noi, è la clamorosa intervista di Angela Merkel in cui ha detto “l’accordo di Minsk del 2015 (che dava autonomia al Donbass russo) è stato fatto per dare tempo all’Ucraina di armarsi”. (…) La popolazione dell’Ucraina non viene più censita dal 2001, a differenza degli altri Paesi europei, per non mostrare come il Paese si sia svuotato, specie dopo il colpo di stato del 2014 (Majdan, ndr), dopo il quale la moneta ha perso il 75% del valore. (…). Da ogni punto di vista, insomma, se gratti sotto la propaganda di guerra e i video hollywoodiani di Zelensky, la povera Ucraina è avviata ad un graduale collasso. Usa, Uk, Ue e Nato l’hanno riempita di ogni sorta di armamenti e l’esercito e milizie sono state segretamente addestrate per anni, ma questo rende alla fine solo più pesante il bilancio finale delle vittime» (Becchi-Zibordi, 18.12.22).