Pride: “…da difendere in realtà c’è la filiera delle imprese commerciali, dell’organizzazione di eventi, del merchandising arcobaleno, della penetrazione nelle scuole, volentieri al limite della legge. I capi e capetti delle delegazioni pride sono tutti coinvolti nel business, ed è un affare che muove milioni: per pochi” (Il Barista, 30.6.25).