Simonino da Trento era un bambino che nel 1475 fu trovato ucciso e mutilato. L’indagine seguì la traccia dell’omicidio rituale e vennero condannati a morte diversi ebrei locali insieme al rabbino Samuele da Norimberga, nella cui casa-sinagoga sarebbe stato perpetrato il misfatto. Il piccolo Simonino fu subito venerato come martire e tale è rimasto fino a tempi recentissimi. La casa del rabbino divenne cappella intitolata a s. Simonino, il cui culto qualche anno fa è stato abolito dal vescovo locale. Oggi, come riporta «L’Adige» dell’11 novembre 2011 (segnalatomi da un lettore), la ex cappella è stata acquistata dall’European Jewish Development Fund per farne una sinagoga e un centro di cultura ebraica. Senza entrare nel merito della eterna polemica sui cosiddetti omicidi rituali (ci hanno già pensato Ariel Toaff e Massimo Introvigne), si potrebbe intitolare: la rivincita di rabbi Samuele.