Antidoti

CATTOCOMUNISTA

“A sinistra, invece, un gotha che influenza scelte e modella il sociale ce l’hanno sempre avuto. Non servono le urne: comandano comunque. Il potere che non si vede, ma c’è. Università, magistratura, fondazioni, editoria, scuole, Ong, fino alla Rai (…). È il blocco cattocomunista, nato dal bizzarro patto tra ex comunisti e cattolici d’apparato. Un blocco che non vince, ma resiste. Non governa, ma comanda. Finché il centrodestra non costruirà un suo vero contro-potere culturale e istituzionale, resterà, di fatto, minoranza. Anche quando vince” (L. Bisignani, 28.7.25).

grazie a: mario tavino

TUNNEL

Il convertito è per forza un estremista. Così, sui social, dice che lo scheletrico ostaggio ebreo è tale perché non c’è da mangiare a Gaza. Però, nei video, i gloriosi combattenti di Hamas sono sempre ben pasciuti e in gran forma. L’ostaggio smagrito è stato mostrato affinché i parenti facciano pressioni su Netanyahu. Ed è stato un boomerang. Ma la domanda è un’altra: per costruire 750km di tunnel attrezzati ci vuole tempo. Possibile che gli israeliani non se ne siano mai accorti?

Grazie a: enrico assorati, patrizia rizza, francesca matarese.

BRAZIL

“Parliamo di questa deputata brasiliana che si era rifugiata in Italia per evitare un processo in Brasile. Sia chiaro: lei era una bolsonariana, una conservatrice, e il governo di Lula gli vuole fare un mazzo così. Bene. Sapete che cosa è successo? Che Angelo Bonelli, che l’unica cosa che sa fare è presentare denunce in procura, ha denunciato la deputata rivelando alla polizia il suo indirizzo dove sono andati a prenderla (…) ma è lo stesso Bonelli che ha candidato la Salis per non andare a processo in Ungheria? Cioè: voi denunciate una deputata brasiliana per farla andare in processo da Lula in Brasile mentre avete candidato una carcerata ungherese per evitarle la detenzione in Ungheria. Siete veramente dei quaquaraquà” (N. Porro, 1.8.25). No, caro Porro, non sono quaquaraquà, sono comunisti. Che, a differenza dei destri, non dormono mai.

DAMARI

Emily Damari, ebrea inglese tra gli ostaggi d Hamas, ha raccontato in una telefonata con il primo ministro britannico Keir Starmer di essere stata tenuta prigioniera in una sede dell’UNRWA, l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi.  “…e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche”. Ha perso due dita. A Starmer ha scritto: “Vergognati”, riferendosi al di lui sostegno alla causa c.d. palestinese.

HAMASSS

“Dal 2007, con la presa del potere da parte di Hamas, Gaza è diventata un laboratorio del terrore. La popolazione civile viene utilizzata come scudo umano, e gli aiuti internazionali – che pure non sono mancati – sono stati sistematicamente deviati per rafforzare il controllo militare di Hamas. Anche i testi scolastici diffusi a Gaza, in molti casi, promuovono l’odio e la cancellazione di Israele dalle mappe. Eppure, su tutto questo, la comunità internazionale ha preferito chiudere un occhio” (amb. L. Mattiolo formiche.net, 29.7.25).