Antidoti

INQUISITORE

-Pisa 1247. I pisani, ghibellini, hanno catturato le navi che portavano i cardinali a scomunicare Federico II a Roma. Perciò, la Repubblica è interdetta. Ma si scopre un efferato delitto con implicazioni religiose. Così, un inquisitore viene mandato in segreto a investigare. E’ il tema del mio “L’Inquisitore”, romanzo che ritorna nei Gialli Mondadori. Per chi se lo fosse perso nelle precedenti edizioni tradotte in sei lingue.

-Ah, quasi dimenticavo: Dio stramaledica l’Inps e i suoi burocrati.

BEAUGESTE

-Beau geste di Mattarella, presidente di tutti (?) gli italiani, che ha devoluto l’ammontare del Premio Paolo VI agli allagati romagnoli. Non so quanto faccia in euro, ma so quant’è il suo stipendio quirinalizio. Magari, qualche mensilità poteva devolverla. Solo che, se a ogni calamità dovesse aprire la scarsella… No, meglio non creare precedenti.

GELATI

-Un giorno, passeggiando con un vecchio compagno di liceo, questi vide una fila clamorosa davanti a una gelateria. Commentò: avessimo fatto i gelatai anziché io il chirurgo e tu lo scrittore… Risposi che i nostri genitori ci avevano fatto studiare proprio perché non finissimo gelatai. E sbagliarono, anche se non potevano saperlo.

INTERO

Ieri o l’altroieri (boh) ho postato qui l’incipit di un mio vecchio articolo sul caso Mortara. Sui social si sono scatenati i soliti nessuno, così ecco qui l’intero: https://www.nicolaporro.it/il-bimbo-rapito-dal-papa-la-vera-storia-del-film-di-bellocchio/
Di solito non perdo tempo a rispondere ai trolls, preferisco i New Trolls.

FS

-Se guardate una carta delle ferrovie, vedrete che l’Europa e la Russia ne sono fittissimamente percorse. Negli Usa ce ne sono solo tre o quattro. Gli americani si spostano in auto o in aereo. Da qui la fame di petrolio a bassissimo prezzo.

-«Sia fatta la Tua volontà». Ma noi, che siamo a Sua Immagine, anche noi vogliamo che sia fatta la nostra. Da qui tutti i problemi, partendo dalla coppia. Solo che noi non siamo Lui, per questo ci chiede di rinunciarci.

MORTARA

Ecco l’incipit di quanto scrissi nel 2005 sul “Timone” riguardo al “rapito” di Mal-occhio:
«Ai tempi di Pio IX gli Stati prelevavano i figli maschi da ogni famiglia per la leva militare triennale o per mandarli in guerra. Cavour, in Crimea, si alleò coi turchi, che da secoli toglievano ogni anno un figlio alle famiglie cristiane sotto il loro dominio e li allevavano nell’islam per farne Giannizzeri. I russi, per contenere l’irredentismo polacco, portavano i piccoli cattolici in collegi ortodossi. Gli inglesi mettevano gli orfani dei loro militari irlandesi (cattolici) in collegi anglicani; tolsero i figli al poeta Shelley («ateo e di vita scandalosa») per chiuderli in collegio (anglicano). Gli svedesi battezzavano di forza nel luteranesimo i non battezzati. Negli Usa era normale vendere i figli degli schiavi neri. Eppure, tutti questi protestarono vivamente per il «caso Mortara». (…) Giovanni Paolo II se lo sentì rinfacciare all’ingresso, per la prima volta nella storia, nella sinagoga romana. E un’intera pagina del Washington Post lo ammonì a non beatificare il «rapitore di bambini» Pio IX. Quel «caso» determinò la fondazione della prima organizzazione ebraica mondiale di autodifesa, che offrì una grossa somma a chi avesse tentato in Roma un raid per «liberare» il «rapito». Libri e libri sono stati scritti per deprecare quella “infame violenza” perpetrata da Pio IX, e ancora vi si insiste».