BR

“Anche il capo delle Brigate Rosse militariste, il Mario Moretti dei mille segreti e delle mille allusioni, tramava col Mossad come con la Cia, coi francesi della Hyperion ma senza disdegnare i sovietici, con l’OLP con cui negoziava armi in pieno Mediterraneo, a bordo del Papago, catamarano del medico brigatista anconetano Massimo Gidioni, e i carabinieri lo lasciavano salpare e tornare: alla fine se l’è cavata tacendo e mentendo, proprio come aveva previsto con estrema precisione Pecorelli. Il quale di lì a poco sarebbe stato eliminato a pistolettate in bocca mentre il capo terrorista, con 6 ergastoli scontati nell’irrisoria misura di 12 anni di reclusione, veleggia in salute verso gli 80 dopo aver lavorato a lungo a Lombardia Informatica, società collegata a Comunione & Liberazione” (M. Del Papa, 28.8.24).

ZUCKERBERG

Covid. Zuckerberg “in una lettera inviata alla Commissione Giustizia della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, ha sostenuto di aver ricevuto forti pressioni da parte dell’Amministrazione Biden affinché venissero censurati sui social controllati da Meta – tra cui Facebook, Istagram e Messenger – i contenuti considerati non in linea con la narrazione ufficiale del governo, anche quando questi ultimi venivano espressi in forma satirica” (C. Romiti, 28.8.24).

SPIKE

Spike. «Il corpo umano non sembra avere enzimi in grado di abbattere questa proteina – spiega McCullough – ed eliminarla». E ciò perché tale proteina «non è naturale». «È stata progettata in un laboratorio di biosicurezza cinese utilizzando progetti provenienti da ricercatori statunitensi completamente finanziati e supportati dal National Institutes of Health e dal National Allergy Immunology Branch gestito dal dottor Anthony Fauci». (P. Gulisano, 13.8.24).

SUORE

“Naturalmente, tutti sanno qual è la soluzione. È nota da decenni. Non si trova tra le suore progressiste radicali, che hanno raddoppiato la promozione di programmi di “giustizia sociale” per attirare nuove postulanti che non arrivano mai. Ciò che ha sempre funzionato per ringiovanire i conventi è stato il ritorno alla tradizione” (J. Horvat, Tfp, 23.8.24).

HEARST

L’editore W. R. Hearst, “fu quasi lui a creare la guerra ispano-americana del 1898, spedendo l’illustratore F. Remington a Cuba alla vigilia della guerra a cercare la prova fotografica delle irregolarità spagnole. Ricevuto da Remington il seguente dispaccio, “Tutto tranquillo. Non c’è niente fuori posto. Non ci sarà nessuna guerra. Voglio rientrare”, Hearst rispose con il celebre: “Prego, rimani. Passami le foto, alla guerra ci penso io”. (J. Billington, “Con il fuoco nella mente”, p. 525).