«Perché Matteo Messina Denaro è stato latitante per 30 anni? Semplice. Certa antimafia ha cercato la mafia là dove non c’era. Penso a quell’antimafia oggi sotto processo a Caltanissetta, che decideva le carriere di prefetti, questori e investigatori della DIA, che aveva rapporti opachi con giornalisti, che dispensava favori e prebende, che si adoperava per sciogliere comuni dove amministravano sindaci scomodi. Che predicava legalità ma praticava l’affarismo. Era un’antimafia di facciata, mentre la vera mafia operava indisturbata mettendo le mani su milioni e milioni di euro di contributi pubblici per gli impianti eolici. Ecco, per comprendere la latitanza di Matteo Messina Denaro, invece che rincorrere per le vie di Campobello cittadini spaesati e impauriti, si dovrebbe rileggere anche quella stagione. E riscrivere le parabole dei suoi protagonisti» (V. Sgarbi, zuppadiporro, 1.2.23).

-«Perché, amici miei, la trattativa coi mafiosi si esecra, coi terroristi rossi si benedice» (M. Del Papa, ib., 31.1.23).

-L’anarchico è in galera da un po’. Però comincia ad agitarsi solo col governo Meloni. Chissà chi glielo ha messo in testa… (a pensar male…).