Alveda King è figlia di Alfred Daniel e nipote del più famoso Martin Luther. Suo padre e lo zio erano entrambi predicatori evangelici. Al tempo delle lotte per i diritti civili la casa e la chiesa del primo furono fatte esplodere; il secondo, com’è noto, fu assassinato. Su Wikipedia è scritto che Alveda ha sei figli, ma lei ne dichiara otto, comprendendo anche i due che ha abortito. Ha smesso di abortire solo perché aveva finito i soldi. Poi ha fondato un’associazione pro-life, “King for America” e afferma che “l’aborto ha ammazzato più neri di quanti il Ku Klux Klan avesse mai osato sperare”. E’ autrice di un documentario dal significativo titolo “Bloodmoney” (“soldi insanguinati”). Dal padre e dallo zio ha ereditato la grinta di combattente. (fonte: Zenit, ripresa da “Notizie pro-vita” luglio-agosto 2013). Alveda King è un’altra “pentita” che si aggiunge alla ormai folta schiera di quanti, dopo aver toccato con mano, hanno cambiato idea.