“Non bastandomi ciò che dice un amico che fa l’apicoltore nell’ agordino (BL) (“mai state arnie così piene da quando faccio questo mestiere”), cerco altre notizie e cosa trovo? Beh, un bel grafico nientepopodimeno che della FAO che indica inequivocabilmente che le popolazioni di api non sono per nulla in diminuzione, ma anzi sono in grandissimo aumento: tra il 2011 e il 2021, il numero di alveari nel mondo si è incrementato del 26%, passando da 81.4 a 101.6 milioni. (…) ciò che avvenne in Cina durante il “Grande balzo in avanti” avviato da Mao Zedong dovrebbe insegnarci qualcosa. Deciso a far eliminare tutti i passeri, che a suo dire distruggevano i raccolti, il dittatore comunista scatenò una insensata guerra contro i piccoli volatili. Il risultato fu drammatico: senza più il loro temibile predatore, le cavallette si riprodussero in modo incontrollato, devastando i raccolti e, di conseguenza, determinando una delle più gravi carestie della storia cinese” ((C. Romiti, 26.5.24). P.s: nei primi decenni del 900 la Turchia obbligò ogni abitante a uccidere un tot di cavallette, pena sanzioni.